Questa mattina, mentre ero in auto e ascoltavo Radio 1, non riuscivo ad identificare il personaggio intervistato. Il tema in questione era la ridicola “tassa sugli extra profitti”, che pur nella sua irrilevanza, ha preso la scena del dibattito politico ed economico. Segno evidente della povertà del nostro dibattito pubblico.
In ogni caso, ritornando al nocciolo della questione, questa difficoltà nell’identificare l’intervistato, derivava dal fatto che non riuscivo a capire, se era di destra o di sinistra, se faceva parte della maggioranza al Governo o dell’opposizione. Ebbene, questa incertezza frutto della “fluidità” del nostro tempo mi ha rievocato un disagio, che avverto da diversi giorni a questa parte. Infatti, a più riprese mi son chiesto: ma la Sinistra cosa pensa di questa tassa? Ma anche, il mondo cattolico (non la CEI, che deve fare altro…), no il mondo delle nostre associazioni, dalle ACLI alla CISL, dalla Caritas all’AGESCI, dai Movimenti all’Azione Cattolica, dov’è? Cosa pensano queste realtà di questa imprevista novità? Non sono forse anche i cattolici cittadini di questo Paese? Non si preoccupano che, se non ci sono soldi per la finanziaria, gli stessi si possono prendere solo dove essi sono? E come prenderli?
Andando per ipotesi, posso immaginare che buona parte del mondo cattolico abbia votato per il Governo in carica; pertanto saremmo di fronte ad un silenzio assenzio… Ma il resto di tale mondo? Ma il Bene Comune per “noi” non dovrebbe essere più importante delle appartenenze? E, sempre il Bene Comune, non è forse il fine del far politica cristiano? Da cristiano immediatamente, di fronte ad una proposta del genere mi sono venute alla mente la “Distribuzione universale dei beni”, o la “Giustizia redistributiva”, pietre miliari della Dottrina Sociale della Chiesa. Ma dove sono finite? O più tristemente, il cattolico medio cosa ne sa di queste Verità della nostra Fede? Forse ha ragione il Papa, nel chiedere insistentemente, che nella catechesi si dia spazio alla Dottrina Sociale della Chiesa!
E la Sinistra, dov’è? Non è forse questo un tema strategico per recuperare la sua identità, dopo le follie renziane?
Certo, la tassa è uno spot dai chiari toni propagandistici. Certo, sappiamo tutti che questa iniziativa non è frutto di una visione complessiva, che vorrebbe rendere questa nostra società un po’ meno ingiusta. Infatti, non ci si può aspettare da chi rappresenta i “poteri forti”, che improvvisamente si metta ad attaccarli! Di fatto, sarebbe più corretto collocare questa tassa dentro il grande fiume dei bonus e dei condoni.
Eppure…, eppure questa tassa risponde ad un principio di Giustizia, perlomeno da un punto di vista cristiano, e per questo motivo merita di essere appoggiata e sostenuta, se il nostro orizzonte è il Bene Comune più che il mero calcolo elettorale.
Fare Politica in senso cristiano vuol dire ricercare le vie del Bene Comune possibile, mettendo a confronto la nostre differenti percezioni della Verità e della Giustizia. Pertanto, i programmi ed i progetti sono più importanti di chi li promuove e li sostiene. In questo senso, qualsiasi leader sarà sempre relativo e secondario, rispetto a quanto propone. Ovvero ogni politico dovrebbe essere a servizio di idee e progetti, per migliorare il mondo e la società.
Invece, nonostante gli slogan da comizio, mi sembra che, come nel mio amato Brasile, anche qui la “vita politica” sia prevalentemente l’arena per la disputa tra i vari “cacicchi”, o improvvisati messia, che approfittano del vuoto politico, per proporsi sulla scena dell’intrattenimento mediatico. L’importante, secondo la logica della distrazione di massa consumista, è sapersi destreggiare sulla scena pubblica, per intrattenere le masse, più che proporre e sostenere progetti socio politici veri e propri.
Forse perché di idee e di progetti strutturali non ce ne sono proprio.
Così succede che, se la mia avversaria ha avuto un’idea più brillante e giusta della mia, non l’appoggerò mai, per paura di far crescere il suo prestigio.
Così facendo, però, non faccio altro che confermare di essere uguale alla mia avversaria, che s’illude di essere depositaria della Verità e della Giustizia.
Pe. Marco