Io sono Issa Bah.
Sono Guineano e sono mussulmano. In Guinea ho fatto la scuola per 6 anni, ma quando è morto mio papà sono rimasto da solo con la mamma; senza aiuti non ho potuto continuare a studiare. In famiglia c’erano due fratelli più piccoli di me. Sono andato a Conakry (la capitale della Guinea) per vendere vestiti.
Dopo questo ho pensato di venire in Italia. Io sognavo l’Italia, perché in Guinea vedevo le partite del Milan e dell’Inter. A me piacevano molto tutte e due queste squadre. Ho preso la strada. Prima sono andato in Mali due settimane; dopo in Burkina Faso una settimana; in Niger due settimane; 7 mesi in Algeria e 4 mesi in Libia. In Libia mi hanno preso vicino al mare e portato in prigione. Sono stato due mesi in prigione.
Sono arrivato in Italia il 21 Maggio 2017. Sono stato espulso dal CAS presso “Ferro Hotel” nel 2019. Siccome mi dicevano, che con un lavoro era più facile avere il Permesso di soggiorno, io ho cercato il lavoro. Sono andato a lavorare in un ristorante cinese. Alcune volte arrivavo tardi, perché il ristorante chiudeva tardi. Alla fine del 2019 sono stato espulso dal CAS per questi ritardi. Allora il padrone del ristorante mi ha dato un letto dove dormire. Lavoravo e dormivo nel ristorante.
Quando è arrivato il Covid il lavoro si è fermato, sono stato licenziato e non avevo più un posto dove dormire. Quei giorni sono stati molto duri, anche perché faceva molto freddo. Per fortuna il mio amico Alpha mi ha ospitato nel suo appartamento a Dervio; purtroppo anche lui aveva perso il lavoro a causa del Covid.
Un giorno Don Marco ha voluto parlare con me ed ha scoperto, che avevo tutti i documenti scaduti ed ero ormai clandestino in Italia, sono stato quindi aiutato dalla Caritas di Dervio.
Poi don Marco ha parlato con Angela della Caritas di Lecco. Mi hanno ospitato nel dormitorio pubblico e mi hanno aiutato a rinnovare tutti i documenti. Con i documenti in regola mi hanno cercato un nuovo lavoro e sono stato assunto come badante di un ammalato psichiatrico. Ho fatto quello per 5 mesi nel 2021.
Quando questa persona è stata ricoverata in una comunità, con l’aiuto di Don Marco ho trovato un altro lavoro, questa volta da metalmeccanico a Vestreno. Sempre lì a Vestreno ho trovato anche casa. Adesso sono ben sistemato e tutto è a posto.