Le tre più grandi compagnie brasiliane produttrici di carne, Jbs, Marfrig e Minerva, sono collegate a gravi casi di deforestazione nella savana del Cerrado, nello stato di Mato Grosso, il cui nome significa appunto “giungla fitta”, nella parte occidentale del Brasile. È quanto emerso dall’ultimo report stilato dall’organizzazione Global Witness, che lancia l’allarme sulla distruzione che sta colpendo la savana con maggiore biodiversità al mondo, un ecosistema considerato vitale per la salute del pianeta. Secondo i dati analizzati, la deforestazione nel 2023 è diminuita per quanto riguarda la foresta pluviale amazzonica ma è aumentata del 43% per quanto riguarda invece il Cerrado.
Nel documento, infatti, sono stati analizzati i livelli di deforestazione nella catena di approvvigionamento delle tre più grandi compagnie brasiliane della carne tra il 2018 e il 2019.
“Nella lotta per proteggere l’Amazzonia, il Cerrado sta diventando una zona di sacrificio ecologico. La deforestazione si sta estendendo a questa regione, dove metà della savana è diventata terreno agricolo”, ha dichiarato Veronica Oakeshott di Global Witness. “Gli occhi del mondo sono giustamente puntati sulla foresta pluviale, ma ciò non significa che possiamo essere ciechi di fronte al disastro ecologico che si sta verificando proprio lì accanto”.
Secondo il report, infatti, le catene di approvvigionamento di Jbs, Marfrig e Minerva sono state responsabili della deforestazione di un’area grande quanto Chicago.
Negli ultimi cinque anni, si legge nell’articolo, il Regno Unito ha importato in media 1.756 tonnellate di prodotti a base di carne bovina dallo stato del Mato Grosso. Le tre compagnie brasiliane prese in esame sono responsabili di quasi la metà di tutta la carne bovina inviata nel Regno Uniti dal Mato Grosso tra il 2018 e il 2023. Nel 2018 e nel 2019, almeno 14 macelli di proprietà di Jbs, Marfrig e Minerva avevano inoltre ottenuto l’autorizzazione a esportare i propri prodotti all’interno dell’Unione europea.
Jbs, Marfrig e Minerva contestano i risultati esposti da Global Witness e la metodologia d’analisi. Le società hanno inoltre dichiarato di essere conformi alla legge brasiliana sulla deforestazione e agli accordi sulle catene di approvvigionamento.