Alloggi popolari, in Lombardia le case vuote salgono a 50 mila, a Milano sono oltre 16 mila: «Crescita a ritmo costante»
I dati sono stati collezionati dalla consigliera regionale del Pd Carmela Rozza: «Non si ristrutturano e non si assegnano le case». Paolo Franco: «5.778 case popolari sono già in fase di assegnazione»
Un aumento «costante» e che si traduce in numeri difficili da ignorare: in Lombardia gli alloggi popolari di proprietà di Aler erano, nel 2023, 22.496 contro i 19.534 dell’anno precedente. A questi se ne aggiungono altri 10.040 la cui proprietà (e gestione) è in capo agli enti comunali. In totale, quindi, le case popolari che ad oggi non sono abitate da nessuna delle famiglie che pure rientra nella classifica delle assegnazioni regionali, sono 32.536. Ma guardando alla sola città di Milano ne vanno aggiunti altri 16.423: appartamenti sfitti che appartengono a Aler (10.364) e Mm, la partecipata del Comune (6.059).
I dati sono stati collezionati dalla consigliera regionale del Pd Carmela Rozza, che già un anno fa aveva fatto un lavoro analogo e che oggi denuncia «una crescita a ritmo costante». «Se in tutte le Aler — spiega Rozza — e in tutti i Comuni si ha lo stesso numero di alloggi sfitti, non si ristrutturano e non si assegnano le case, questo è dovuto alla pessima politica abitativa e a una legge del tutto inadeguata che è da rifare da zero». La dem si riferisce alla «legge regionale del 2016 che fino al 2022 ha di fatto bloccato le assegnazioni per colpa di due articoli poi risultati incostituzionali ed entrambi rivolti a cittadini stranieri: da un lato, il requisito di impossidenza e dall’altro i cinque anni di residenza». Dura la replica dell’assessore alla Casa di Regione Lombardia Paolo Franco che fa sapere che «5.778 case popolari sono già in fase di assegnazione o lo saranno a breve una volta terminata la ristrutturazione programmata. Fin dal mio insediamento — ha aggiunto l’assessore — ho dato un indirizzo chiaro sul fatto che occorre proseguire convintamente nella riqualificazione delle case popolari e nelle conseguenti assegnazioni ai cittadini che ne hanno diritto in base alle graduatorie».
Tornando ai numeri, a Milano, delle 10.364 case di Aler, 333 sono semplicemente libere; 3.735 sono sfitte per carenze manutentive; 2.516 sono vuote in attesa di una (imminente) ristrutturazione; 775 sono in fase di valorizzazione o sono state messe in vendita; altre 1.399 sono state recuperate in seguito a sfratti e, infine, 1.606 alloggi sono stati liberati nel corso dell’anno appena concluso. Per quanto riguarda le proprietà di Palazzo Marino, dei 6.059 appartamenti vuoti ce ne sono 1.089 che sono attualmente sfitti; altri 3.962 che sono senza inquilini per carenza manutentiva; 336 destinati a una diversa valorizzazione — tra cui gli alloggi che sono rientrati nel programma «Casa ai lavoratori» dell’ex assessore Pierfrancesco Maran e 20 case destinate a persone con disabilità grave — o alla vendita; infine ci sono ancora da mettere a bando per l’assegnazione 672 alloggi che sono stati liberati da occupazioni abusive nel corso del 2023.
In autunno il Pd presenterà una proposta di legge sui servizi abitativi pubblici e privati, che avrà al centro l’assegnazione delle case, la gestione degli alloggi, bandi specifici per le persone con disabilità e un passaggio sulle case sul mercato libero proponendo un «canone calmierato con le giuste garanzie di pagamento al privato e anche per l’eventuale sloggio per morosità colpevole».